I giovani e gli sport meno praticati: iniziano oggi i Mondiali di Rugby 2019

Inizia oggi con Giappone-Russia la nona edizione dei Mondiali di Rugby 2019, che si svolgeranno dal 20 settembre al 2 novembre in Giappone.

Pur se nettamente sfavorita, anche l’Italia parteciperà ai Mondiali, inserita nel girone B insieme a Canada, Namibia, Sudafrica e Nuova Zelanda: nonostante i primi due avversari più alla sua portata, battere Sudafrica e gli All Blacks è una missione praticamente impossibile.

Gli azzurri, infatti, hanno lavorato duro tutta l’estate per prepararsi alla competizione, ma i test effettuati contro Francia, Irlanda e Inghilterra, hanno testimoniato ancora una volta l’enorme gap con le squadre più forti.

Ai Mondiali di Rugby 2019, l’Italia esordirà sabato 21 settembre contro la Namibia, per poi proseguire il 26 contro il Canada, il 4 ottobre contro il Sudafrica e, infine, il 12 contro la Nuova Zelanda.

Una vittoria per gli azzurri della palla ovale sarebbe già quella di ottenere delle buone prestazioni duranti i primi due confronti.

Ma perché l’Italia del rugby è così indietro?

Ci azzardiamo a dire che forse è colpa della mancata pubblicità verso questo sport, da cui ne consegue una scarsità di strutture e di squadre, necessarie per dare il via anche a campionati giovanili.

Un’inadeguata diffusione della cultura del rugby, inoltre, induce i giovani a cercare negli altri sport degli idoli da emulare, a riconoscere in altre figure, l’atleta da raggiungere.

O probabilmente è il gatto che si morde la coda e una squadra che non vince mai, forse emoziona poco.

Tuttavia, da poco tempo si assiste a un tentativo di voler portare il rugby nelle case e, oltre al torneo delle 6 Nazioni, regolarmente trasmesso in tv da DMax, anche i Mondiali di Rugby 2019 potranno essere seguiti gratuitamente sugli schermi, grazie alla programmazione di RAI 2.

Ci auguriamo una diffusione sempre maggiore di tutti gli sport, che possa invogliare i giovani di oggi a staccarsi dagli apparecchi elettronici, per ritrovare il gusto di allenarsi in compagnia.

E, nel frattempo, attendiamo la finale di Yokohama il 2 novembre, con un pronostico ancora molto scontato.

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